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martedì 25 novembre 2008

cronaca di una gita nel Monferrato



Sabato 22 Novembre, dopo una notte di fortissimo vento, la giornata era davvero splendida anche se molto fredda, e quando ci sono giornate così viene voglia di spingersi un pò fuori città alla ricerca di antichi paesini ricchi di storia ed incomparabili paesaggi. Siamo così giunti a Brozolo situato in una posizione strategica tra le province di Torino, Asti e Alessandria, e ci siamo fermati a mangiare in un bellissimo posto, un'antica stazione, risalente all'800, recentemente restaurata e adattata a ristorante, con piatti della cucina tipica locale e forno a legna per ottime pizze. Ma prima di decantare le bontà di questo piccolissimo e delizioso ristorante un pò di storia io credo non guasti.
Brozolo è un paese del basso Monferrato situato a 360 metri sul livello del mare, si sviluppa su una superficie di 890 ettari ed ha una popolazione di circa 480 abitanti. Il suo nome sarebbe derivato dalle voci celtiche "Broce" o "Brocelle" signficanti "boscaglia".Dalle ricerche storiche il nome si trova menzionato per la prima volta in un diploma dell'Imperatore Ottone nell'anno 999! Ricchissimo di storia non c'è che dire! Attraverso i secoli si snocciolano tanti importanti avvenimenti che non starò a citare, ma mi pare davvero interessante ricordare il passaggio della Brigata "Cacciatori delle Alpi", di ritorno dalla seconda guerra d'Indipendenza (1859) agli ordini di Giuseppe Garibaldi, che da Brozolo diramò alcuni proclami ed ordini del giorno alle sue truppe. Davvero interessante! Ma torniamo ai giorni nostri, come dicevo in apertura ci siamo fermati in questa antica stazione completamente ristrutturata, con la sala d'aspetto che ora è diventata una sala da pranzo, e quella che immagino fosse la biglietteria ora è la zona bar; dove abbiamo gustato cose buonissime: antipasto piemontese con tonno e tagliolini ai funghi freschi, tanto per citare alcuni dei piatti proposti e serviti con cura impeccabile in un ambiente pulitissimo e accogliente.Ho anche il piacere di aggiungere che non solo è stato permesso l'ingresso nel locale al nostro cagnolino ma ci hanno anche gentilmente portato una vaschetta piena di acqua e ci hanno chiesto se potevano darle qualcosa da mangiare, davvero gentilissimi e, credetemi, succede di rado nei locali pubblici. Posti così meritano di essere pubblicizzati come sto facendo ora io attraverso questo "passaparola" virtuale. Davvero istruttiva come gita, sia sotto il profilo storico che culinario.
(cliccando sulla foto potrete vederla ingrandita)

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