Fin da bambina ho sempre provato una profonda tristezza ogni volta che mi portavano al circo e vedevo gli animali esibirsi sulla pista, non riuscivo a capire chi rideva vedendo un orso andare in bicicletta o un cavallo muovere passi di danza al suono di un valzer.
Con il passare degli anni quella sensazione si è fatta sempre più forte fino al punto di non volerci più andare al circo, infatti ogni volta ne uscivo sempre più triste.
Se ci proponessero di andare a vedere esseri umani ammaestrati affinchè si comportino come animali cosa penseremmo? Di sicuro c'è chi sarebbe indignato, chi magari raccoglierebbe firme affinchè tutto ciò cessasse, e già perchè l'uomo ha una "capacità giuridica" che lo mette molto al di sopra degli animali per cui sarebbe una cosa davvero inammissibile. Ma l'uomo che invece obbliga, si perchè non posso usare altro termine, un orso ad imparare ad andare in bicicletta secondo me di quella capacità giuridica fa davvero un uso negativo e comunque sempre e solo finalizzato al guadagno. Per carità credo che in molti circhi gli animali vengano trattati più che bene, e ci mancherebbe, ma cosa vuol dire? Torniamo ai nostri ipotetici umani ammaestrati per farli comportare come animali magari in una gabbia, fossero pure trattati bene cosa cambierebbe? Sarebbe sempre e solo una cosa contro la loro natura! Io ammiro i giocolieri, i trapezisti, i clown che si esibiscono grazie alla loro bravura e anche grazie alla loro prestanza fisica, ma gli animali sinceramente no. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l'orso del fatto di essere costretto ad andare in bici, già ma come si fa a chiederglielo? Secondo alcuni meglio imporglielo, che tristezza! Decisamente spero che un giorno nei circhi gli animali non siano più ammessi e siano lasciati nei loro ambienti naturali.
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1 commento:
Sono d'accordo con cio' che scrivi.
Il circo e' un luogo strano, secondo me, perche' molti credono sia il non plus ultra del divertimento infantile, mentre forse non e' affatto cosi'.
Anche a me gli animali del circo trasmettono tristezza. Sono li' non per loro scelta, ovviamente, e in piu' costretti a ridicolizzarsi davanti a migliaia di persone, assumendo comportamenti umani, come l'andare in bicicletta, il camminare su due zampe con addosso magari un grembiule, il compiere acrobazie che assolutamente non appartengono ad un animale.
Per quanto bene possano venir trattati questi animali (che poi bisognerebbe vedere quale sia la realta' delle cose), l'utilizzo di animali nel circo e' un simbolo di egoismo e basta.
Dietro questo sfruttamento c'e' solo il solito motivo trito e ritrito: i soldi. E se poi questi lauti guadagni - perche' non dimentichiamoci che questa e' una forma d'intrattenimento che continua a riscuotere consensi - vanno a discapito degli animali, beh..la maggior parte se ne frega, soprattutto chi ha le mani in pasta in questo business, a cominciare da famiglie potenti come gli Orfei. Tra l'altro, ho letto proprio un'intervista fatta a Moira Orfei in cui le si chiedeva come vengono trattati gli animali nel loro circo, e lei ha risposto dicendo che li trattano come figli, anche perche' non avrebbe senso maltrattarli dato che costano un occhio della testa! Hai capito? Sempre sui soldi si torna! E comunque, maltrattati o ben trattati, gli animali in un circo non ci devono stare. Punto. Idem con gli zoo.
A me non piace proprio vedere animali veri (perche' quelli che fanno polemica sui cartoni animati che hanno come protagonisti degli animali sono degli invasati che hanno bisogno di ridimensionarsi). Qualche mese fa, al centro commerciale di Ebina, c'era un signore che si e' esibito in uno spettacolo all'aperto. Al centro dell'attenzione c'era una scimmietta talmente addestrata da avere in comune con altri primati solo le sue sembianze fisiche. Questa scimmietta era comandata a bacchetta! Una tristezza che non ti dico!
E dopo ogni numero, il padrone dava uno strattone al guinzaglio che teneva la povera scimmietta legata al collo! Con ogni strattone, quindi, lei capiva che era ora di passare all'acrobazia successiva.
Vedere quella scimmietta tirata di qua e di la' come un bambolotto mi ha amareggiata, tant'e' che abbiamo preferito andare via anziche' rimanere li' a vedere quello spettacolo in cui l'uomo dimostra, ancora una volta, la propria superiorita' forzata sul mondo animale. Che tristezza.
Quando si pensa agli animali e alle condizioni a cui devono sottostare per colpa dell'uomo, mi viene sempre in mente "La fattoria degli animali" di George Orwell, e mi chiedo se mai avra' luogo una rivoluzione come quella immaginata dall'autore, in cui gli animali finalmente pongono fine alla crudelta' dell'uomo.
Mari
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