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martedì 13 gennaio 2009

La tecnologia fa passi da gigante.... alcuni dati



Se un pò di anni fa ci avessero detto che avremmo potuto spedire una lettera e quella sarebbe giunta al destinatario dopo pochi secondi, o che avremmo potuto vedere una persona che abita all'altro capo del mondo e parlarci anche,beh.... avremmo pensato di aver a che fare con qualche matto sicuro! Se ci avessero fatto vedere un piccolo oggetto da tenere appeso alla camicia dicendoci che lì dentro c'erano mille canzoni, anche lì... avremmo pensato al solito burlone! e se ancora ci avessero detto che potevamo visitare un museo rimanendo seduti a casa... veramente roba da chiamare i soccorsi ahahah! Eppure quei tempi non sono lontani, si parla in fondo di pochi anni fa. L'uomo ha sempre sognato un futuro fantastico, grazie anche alla letteratura prima e ai film dopo, un futuro dove ci sarebbero state cose incredibili che, in qualche modo, avrebbero reso l'essere umano simile ad un dio.Forse non molti sanno che il 1956 segna una svolta nel mondo tecnologico, in quell'anno infatti nasce il primo hard disk, ben lontano da quello che è oggi ovviamente ma intanto è stato quello il principio. Da allora fino ad oggi, e ancora sarà così per il futuro, le cose hanno cominciato a procedere ad una velocità a dir poco impressionante, e tutti lo possiamo constatare di persona. Un computer diventa velocemente obsoleto, per essere sostituito da uno più potente e più veloce, e con componenti sempre più piccoli. Internet ormai fa parte della vita quotidiana di milioni di persone, ed è diventato essenziale a dir poco per svolgere diverse attività, da quelle relative al lavoro a quelle istruttive o più puramente ludiche. Ma ora un pò di storia a partire da quel lontano 1956:

1956
Tutto inizia nei laboratori della Ibm. Il primo hard disk (sigla Ibm 305) era composto da 50 dischi dal diametro di circa 60 cm l'uno. Le dimensioni complessive superavano il metro e mezzo sia in lunghezza che in altezza.
La capacità? Cinque milioni di caratteri, ovvero 5 megabyte, più o meno come una canzone in formato mp3.La scrittura e la lettura avvenivano tramite un'unica testina mobile, che rendeva l'accesso ai dati estremamente lento.Pur essendo il primo hard disk, ancora non aveva questo nome: gli ingegneri lo chiamarono fixed disk (tanto che in italiano è rimasto in uso il termine disco fisso). Sarà sostituito con il nome hard disk solo nei primi anni '70, per differenziarlo dal floppy disk.

1961
Il 1961 è un anno fondamentale nell'evoluzione dell'hard disk. Se per cinque anni l'accesso ai dati avveniva con il movimento di una sola testina da un disco all'altro, con il modello Ibm 1301 ogni superficie ottenne una propria testina. Con il 1301 si ridusse significativamente il tempo di accesso: da un massimo di 800 millisecondi a 180. Ogni modulo era composto di 20 dischi e poteva immagazzinare 25 megabyte di dati.Sempre con il modello 1301 veniva ideato il meccanismo di sollevamento della testina mediante l'aria, ancora in uso, che garantiva prestazioni maggiori.

1973
Il modello 3340 Winchester della Ibm è considerato il vero antenato dei nostri dischi fissi. Fu il primo ad essere sigillato con tutti i suoi elementi (dischi, bracci e testine). Questa versione "chiusa" garantiva una velocità di accesso molto maggiore: il tempo fu ridotto a 25 millisecondi. Una rivoluzione, tanto che per molti anni il termine Winchester è stato sinonimo di hard disk. Ma perché Winchester? Il modello 3340 prese il nome in onore del fucile "30.30 Winchester" perchè era composto da due dischi da 30 megabyte ciascuno. Riportano gli annali che Kenneth Haughton, a capo della produzione del 3340, abbia detto: "Se è un 30-30, allora deve essere un Winchester".

1980

A cambiare radicalmente la tecnologia e l'informatica ci pensò l'ST-506 della Seagate Technology. L'ST-506 fu il primo hard disk da 5,25 pollici (poco più di 13 centimetri), con una capacità di 5 megabyte. Una riduzione significativa delle dimensioni, ma non solo: fino a quel momento, gli hard disk occupavano spazio e richiedevano molta energia elettrica, tanto che alcuni dischi avevano bisogno di una alimentazione dedicata.
Queste limitazioni erano così stringenti che l'Ibm - che pure gli hard disk li aveva inventati - produsse il primo computer senza disco fisso e adottò immediatamente l'ST-506 sui propri personal computer.

anni '90

Comprare un computer oggi vuol dire avere almeno un disco fisso da 40 gigabyte. E non è certo un hard disk capiente: sul mercato ci sono dischi che contengono fino a 750 Gb. Anche sulle dimensioni si è lavorato molto: gli hard disk moderni hanno dimensioni inferiori ai 3,5 pollici (tra i 4 e i 9 centimetri). Ormai è quasi un'invasione: gli hard disk non sono solo nei computer, ma anche nei lettori mp3 e nei cellulari; sono necessari per il web (server e siti di social networking cosa sono se non enormi hard disk?) e li stiamo usando per mandare in pensione videocassette e pellicole fotografiche. Limiti allo sviluppo non se ne vedono: basti pensare che l'americana Seagate sta portando avanti degli studi per arrivare alla capienza di oltre 7 terabyte su hard disk da 3,5 pollici: una capacità pari a quasi 8mila gigabyte

fonti: la prima parte dell'articolo è mia, per la storia dell'hard disk ho seguito questo link : kataweb http://multimedia.kataweb.it/societa/50anniharddisk/2006.html