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mercoledì 13 agosto 2008

Loda 'l brich e tente a la piana (loda l'altura e resta alla pianura)

Un antichissimo proverbio piemontese dice: loda 'l brich e tente a la piana. Significa : loda l'altura e resta alla pianura. Questo proverbio sottintende che la montagna, in qualche modo, è traditrice e, come tale, va ammirata ma da lontano, restando in pianura appunto. Mi torna alla mente questo proverbio ogni volta che sento una notizia relativa ad una tragedia successa in montagna, e penso alla saggezza dei vecchi e dei loro proverbi, che pur non avendo un fondamento scientifico diciamo, erano e rimangono in qualche modo pillole di saggezza, sempre attuali anche dopo secoli.
Non posso capire cosa prova chi fa una scalata, non condivido questa passione, non ho, come si suol dire, "la montagna nel sangue" pur piacendomi tantissimo i paesaggi montani e la meravigliosa e profumatissima aria che lassù si respira. Tantomeno esprimo giudizi su chi pratica scalate o escursioni ad alta quota, io soffro di vertigini se salgo su una sedia praticamente, anche volendo non avrei mai potuto nemmeno provarci, e so anche che sono tanti quelli coscienziosi, organizzati e precisi, che praticano questi tipi di sport ma tornano anche a casa, così come so che nella vita spesso accadono anche fatti che sono al di fuori di ogni umana previsione. Del resto può capitare a chiunque, per quanto preciso e attento esso sia, di uscire di casa ed essere investito da un'auto sull'attraversamento pedonale, per cui il fattore imprevisto può capitare a chiunque, certo, però come ripeto ogni volta che sento parlare di una tragedia della montagna mi viene in mente quest'antica pillola di saggezza, un proverbio che davvero ha il sapore del tempo che fu. Salutissimi

1 commento:

Unknown ha detto...

Non conoscevo questo proverbio! E come tutti i proverbi, anche questo e' piu' saggio di quanto non ci immaginiamo.
Spesso i proverbi o i detti dialettali vengono liquidati come rimasugli di altre epoche sorpassate ed antiquate, ma in realta' la saggezza umana non e' mai cambiata, come non sono mai cambiate la curiosita' e la voglia di voler sfidare la natura a tutti i costi.

A me le montagne mettono una malinconia addosso mai vista, e preferisco davvero guardarle da lontano.

Senza nulla togliere all'alpinismo e a chi pratica questo sport con grande passione ed entusiasmo, pero' delle volte credo che chi scala le montagne spesso (magari non sempre) lo faccia in realta' per sfida, e poi anche per ritrovare un legame unico con la natura incontaminata. Tutto questo per dire che credo che l'alpinismo, alla fine, non abbia uno scopo principalmente agonistico, ma piu' che tutto spirituale ed interiore.

Comunque, molto interessante questo post! Ti leggo sempre con grande interesse, come sempre! ;)

Mari