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domenica 27 luglio 2008

Il cassetto dei ricordi - parte seconda

Dai cassetti a quanto pare ogni tanto esce un pezzo di quella che è la nostra storia personale. Un giorno pulendo un cassetto appunto è saltato fuori un fazzoletto che mi ha riportato indietro nel tempo di tanti tanti anni, precisamente di quaranta. All'epoca ero una bambina e avevo una zia che lavorava come operaia in una fabbrica di fazzoletti appunto. In quella fabbrica si stampavano metri e metri di stoffa da cui poi si ricavavano i fazzoletti che venivano orlati a macchina,quindi confezionati e venduti ai negozi. Ce n'erano di tanti tipi, da uomo, più grandi e più "seri" diciamo, di solito bianchi o colorati ma in tinta unita; per quanto riguarda quelli da donna invece c'era più da sbizzarrirsi, ce n'erano di tutti i colori e misure, ricamati, stampati a fiori o fantasie varie, i più raffinati erano orlati di pizzo. Si perchè bisogna precisare una cosa, oggi che si vive nell'era dell'usa e getta, un tempo non esistevano nè fazzoletti di carta nè carta da cucina e tantomeno tovaglioli di carta, tutti erano sempre e solo di stoffa, di vari tipi, per le varie occasioni. Di semplice cotone per uso quotidiano oppure di tessuti più pregiati per le grandi occasioni, e anche per i fazzoletti era così, c'erano quelli di uso quotidiano e quelli più eleganti diciamo, con le iniziali ricamate, orlati di pizzo, a volte erano anche di seta pura, insomma quello che un tempo era detto il fazzoletto "da borsetta".
A questa mia zia era permesso portare a casa le stoffe fallate diciamo, cioè che erano state stampate male, e ne portava a casa parecchi metri. Dalle parti stampate male e che dunque non potevano diventare fazzoletti, si ricavavano stracci per la polvere, quelli che invece erano stampati bene diventavano fazzoletti, ed era il passatempo spesso di mia madre orlare a mano quei fazzoletti, una cosa che davvero oggi non so chi fa più.
Tanti di quei fazzoletti ancora mi sono rimasti e forse perchè sono un ricordo d'infanzia, di un tempo che fu, ancora oggi preferisco i fazzoletti di stoffa, li trovo più confortevoli e in qualche modo "consolatori" per i momenti tristi. Il fazzoletto di stoffa mi lega molto alla mia infanzia e anche se, come tutti, uso molto i fazzoletti di carta anche, però non riesco a separarmi da quei vecchi fazzoletti di stoffa, ognuno dei quali ha una storia. Conservo ancora i fazzoletti che mia nonna mi regalò quasi come se fossero una reliquia, orlati di pizzo, colorati e confezionati in una scatolina dorata, davvero una cosa d'altri tempi. Salutissimi ;)

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